Timema e Thanatos. Tasse e morte.

L’accostamento tra arte e diritto consente di introdurre nuovi strumenti di analisi e di comprensione degli istituti, essendo manifestazioni delle aspirazioni della stessa coscienza collettiva, e tanto avviene in modo particolarmente immediato confrontando cinema e diritto, atteso che la realtà può essere meglio letta attraverso i rapporti che ne forniscono le immagini.

Questa funzione dello studio integrato del diritto e dell’arte, nelle diverse forme di rappresentazione, emerge particolarmente con riguardo al diritto tributario, i cui fondamenti andrebbero ricercati e connessi a principi etici e di solidarietà insiti nella coscienza collettiva.

In quest’ottica, può essere interessante esaminare le connessioni che possono essere rinvenute in ambito cinematografico tra la percezione dell’obbligo di versare le imposte e il terrore della morte, anche in chiave ironica e/o umoristica, consentendo di evidenziare il (dubbio) fondamento etico dell’obbligazione tributaria in un sistema di valori specifico e di comprendere meglio le distorsioni derivanti dall’inadempimento condiviso dalla coscienza collettiva.

Timema e Thanatos reinterpreta la dicotomia freudiana Eros e Thanatos: Timema, in greco antico, è il termine utilizzato per identificare le tasse, sia pure in senso lato, che rappresentano lo strumento essenziale di finanziamento delle spese pubbliche e dell’erogazione di servizi indivisibili, ed in quanto tale fonte di un’energia vitale, di una pulsione vitale; Tanatos, principio di morte o Dio della morte, è nemico della civiltà e si manifesta in modi differenti, tutti idonei a paralizzare l’attività creativa individuale e sociale.

Occorrerebbe riflettere sull’identificazione tra evasione fiscale e Tanatos; sulla influenza negativa della prima sulle risorse disponibili di uno Stato e sulla sua attività propulsiva, economica e sociale, valorizzando il concetto per cui il meccanismo dell’adempimento dell’obbligazione tributaria garantisce la vitalità stessa di uno Stato e alla base dell’obbligazione vi è innanzitutto un fondamento etico che si ravvisa nel collegamento tra il principio di capacità contributiva e quello di solidarietà di cui all’art. 2 della Costituzione.

http://www.editorialescientifica.com/autori/salvati-a/timema-e-thanatos-detail.html

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